lunedì 23 ottobre 2017

è  pronta la pagina che raccoglie gli spunti di riflessione utilizzati durante gli interventi di formazione sul curricolo digitale

giovedì 5 ottobre 2017

Valutazione e autovalutazione del testo scritto

Durante gli incontri di formazione sulla valutazione, ho parlato di una "tecnica"(?) che utilizzo da anni. Forse ormai un po' vecchiotta e datata.
I colleghi mi hanno chiesto di condividerla, lo faccio qui con la scheda di uso che racconta cosa faccio in classe.

Motivazione
Come coinvolgere gli alunni della scuola media nel momento della correzione degli elaborati e della valutazione degli stessi?
Come fare per usare in modo funzionale la didattica dell’errore per migliorare gradualmente le prestazioni dei discenti?
L’ autovalutazione ,cioè quando una persona “fa il punto” su qualche cosa che gli interessa, che gli serve, per prendere consapevolezza della tappa in cui si trova  in quel momento e quindi capire e decidere come procedere,  è la naturale conseguenza/sbocco della valutazione formativa. Infatti più lo studente è coinvolto nel suo apprendimento e nella sua valutazione, più diventa autonomo in entrambi.


Lo studente
-   prende coscienza dei propri successi/insuccessi
-   compie delle scelte
-   può capire/scoprire cose che possono essere motivanti per il suo apprendimento
-   se tutto questo avviene in una situazione di contratto, in cui è ancora più individualizzato il suo rapporto con ciò che deve apprendere e con l’insegnante, lo studente è senz’altro più coinvolto e le azioni che fa sono più importanti per lui
-   inizia un percorso verso l’autonomia del proprio apprendimento.
L’insegnante
-   stabilisce con lo studente strategie per il suo apprendimento   
-   è consapevole che gli studenti, devono imparare a autovalutarsi e quindi deve aiutarli in questo cammino


Descrizione dell’attività


  1. L’attività si svolge durante le verifiche in classe di produzione scritta.
  2. Ogni alunno ha a sua disposizione la scheda di valutazione del testo scritto che viene illustrata dal docente con esempi.
  3. Patto formativo: per garantire un effettiva “partecipazione emotiva” all’attività il docente “contratta” con gli alunni che l’attività di autocorrezione sarà parte integrante della valutazione dell’elaborato. Garantire allo studente che anche un compito inizialmente molto scorretto, se ben autocorretto viene valutato positivamente, assicura un’attenzione forte al momento della correzione.
Questo “patto formativo”  di solito vale  per il primo biennio della secondaria di primo grado. Nel corso della terza media, per evitare il rischio di adagiarsi sulle opportunità delle indicazioni del docente, perdendo quindi l’autonomia nella stesura dei compiti scritti, anche in prospettiva del compito d’esame, gli alunni usano in modo autonomo la scheda per l’autocorrezione, senza la mediazione del docente.
  1. Il docente corregge l’elaborato (di solito nella versione “brutta copia”) sottolineando o indicando la parte non corretta e indicando la sigla dell’errore corrispondente.
  2. L’alunno procede all’autocorrezione degli errori. Durante quest’attività è invitato a interagire con il docente per tutti i casi relativi  agli errori di tipo A.Competenza ideativa e testuale ciò permette un lavoro individualizzato con il singolo allievo. Può procedere in modo autonomo per tutti gli altri tipi di errore ma può ricorrere al supporto del docente e/o del/i compagno/i tutte le volte che non si sente sicuro. Il docente può utilizzare alcuni erori “tipici” o “ricorrenti” come esemplificazioni a beneficio del gruppo.
  3. Il docente corregge per la seconda volta l’elaborato, confrontando la “brutta copia” con le autocorrezioni che l’alunno ha apportato e valuta l’elaborato finale.
  4. La griglia di valutazione dell’elaborato rimanda alle caratteristiche del  testo scritto che sono presenti nella Scheda di autocorrezione del testo scritto. In questo modo per l’alunno è più facile comprendere le motivazioni della valutazione ed eventualmente i punti di forza/debolezza dell’elaborato.
  5. Per praticità il computo dei  livelli è stato fatto in decimi.

n.b. lo stesso strumento può essere applicato e usato tutte le volte che lo si ritiene necessario, certamente l’ufficialità dell’utilizzo durante le verifiche dà risultati migliori relativamente alla motivazione.