giovedì 7 aprile 2016

anno di prova - risorse utili

Neassunti - innovazione tecnologica, by antprof
questo post resta in costruzione: se avete richieste inseritele nei commenti

Cosa dice INVALSI su Bes, DSA, ...

Viste le numerose richieste dei colleghi, copio qui di seguito le FAQ di Invalsi relative agli alunni con bisogni educativi speciali:

Domanda: Studenti con bisogni educativi speciali (allievi disabili di qualsiasi tipo o allievi con DSA).
Risposta: Gli studenti con bisogni educativi speciali (sia disabili di qualsiasi tipo sia alunni con DSA) vanno inseriti nel numero complessivo degli alunni iscritti nelle classi di appartenenza. Nel modulo d'iscrizione NON DEVE ESSERE INDICATO il numero degli allievi con bisogni educativi speciali (sia disabili di qualsiasi tipo sia alunni con DSA).

Domanda: Studenti con bisogni educativi speciali (esclusi DSA, disabili visivi, sordi).
Risposta: Gli studenti con bisogni educativi speciali, esclusi i DSA, i disabili visivi e i sordi, presenti nella classe avranno la possibilità di effettuare una prova personalizzata ideata dai docenti, in accordo con il consiglio di classe. La predetta prova non sarà predisposta dall'INVALSI e non dovrà essere inviata all'INVALSI, né, tantomeno,
L'INVALSI non costruisce prove differenziate.

Domanda: Studenti DSA, disabili visivi e sordi.
Risposta: Gli studenti DSA, disabili visivi e sordi dovranno svolgere la prova standard proposta dall'INVALSI e potranno avvalersi, accanto al fascicolo cartaceo, di particolari formati o supporti predisposti dall'INVALSI (Word, .mp3, Braille e Word per sordi).

Domanda: Studenti DSA in attesa di certificazione.
Risposta: Qualora dai verbali della scuola risulti che per gli studenti DSA in attesa di certificazione è stata avviata la procedura per il riconoscimento del DSA, è possibile fare fin da ora la richiesta delle prove in formato Word o .mp3.

Domanda: Studenti con bisogni educativi speciali.
Risposta: Tra gli studenti con bisogni educativi speciali da segnalare all'INVALSI non rientrano i casi di disagio socio-economico-culturale.

Gli alunni stranieri fanno la stessa prova, i dati sono poi restituiti aggregando e disaggregando i risultati in relazione all'anno di arrivo in Italia.

lunedì 4 aprile 2016

Prove INVALSI formazione: note a margine

Come ho promesso tanto tempo fa, pubblico una serie di appunti (appartengono alla mia relazione finale del corso) sugli aspetti per me più interessanti relativi agli incontri in presenza.

  • moltissime scuole sono impegnate, almeno nella progettualità, nella costruzione ed elaborazione di Unità di apprendimento e Curricoli verticali.
  • Il modello trasmissivo è ancora presente e spesso è supportato dalla rigidità dei libri di testo.
  • L’aspetto più interessante è la lettura analitica delle prove in senso diagnostico e, da ciò, la progettazione di attività coerenti con le criticità. Il lavoro sui risultati restituiti alle scuole è in alcuni casi ancora a livello informativo e manca la frequentazione dei documenti di accompagnamento alla loro lettura più profonda.

per quanto riguarda le prove INVALSI:
  • C’è una critica generale relativa alla struttura della prova per la classe seconda primaria che risulta troppo lunga per i tempi di attenzione dei bambini (sarebbe meglio spezzare in due testi più corti, come le altre prove);
  • per quanto riguarda le prove di grammatica, si sottolinea il fatto che siano molto legate ad una nomenclatura tradizionale;
  • i docenti chiedono informazioni specifiche sulla valutazione e segnalazione dei BES (escludendo i DSA e gli stranieri che è possibile considerare e/o scorporare dai dati restituiti): pur con il rischio che possano essere usati per sanare in modo legale situazioni di difficoltà, i docenti, soprattutto quelli della sec. di 1° sono preoccupati per la loro valutazione nel corso della prova d’esame.
  • Gli esiti più critici, a tutti i livelli scolastici, sono relativi al testo informativo, aumentando enormemente soprattutto per le scuole professionali se si tratta di testi misti (con lettura integrata di grafici, tabelle e immagini) - per quanto riguarda gli aspetti, le criticità maggiori si riferiscono agli aspetti 5 e 6.
  • Nella scuola sec 2° si discute di strategie per motivare docenti e studenti alla partecipazione alla prova (criticità è l’assenteismo)
  • Nella scuola primaria l’assenteismo è dettato dalla paura delle famiglie: si discute di possibili strategie di “educazione” anche delle famiglie alle prove
  • I docenti chiedono che INVALSI sottolinei maggiormente la trasversalità delle prove e che si possa lavorare condividendo la “responsabilità” degli esiti in queste due aree (Italiano e Matematica) con gli interi consigli di classe per evitare che vengano percepiti dal resto dei colleghi come un problema relativo alle due discipline.
  • interessante è stata da quest'anno la restituzione delle 1 classi della secondaria di 1 e 2 grado, anche se i dati sono solo quelli generici per testo.