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martedì 5 dicembre 2017
sabato 27 febbraio 2016
materiali utili lettura prove invalsi ITALIANO
Ho finito la prima tornata degli incontri organizzati dalle scuole polo individuate dall'USR Lazio per guidare la lettura e soprattutto la riflessione a partire dagli esiti delle prove INVALSI.
Moltissime le sollecitazioni, molto vivaci e curiosi i gruppi di docenti. Lo scambio è stato sempre costruttivo e ricco di spunti e soprattutto ha investito tutto l'ambito delle competenze di lettura andando ovviamente oltre.
Sono spettatrice e animatrice privilegiata perché sto lavorando con tutti gli ordini di scuola. In un post alla fine degli incontri cercherò di sintetizzare meglio le osservazioni, le tematiche affrontate, ... per ora mi limito a condividere i materiali (ovviamente molto imperfetti e "grezzi") che ho utilizzato.
Moltissime le sollecitazioni, molto vivaci e curiosi i gruppi di docenti. Lo scambio è stato sempre costruttivo e ricco di spunti e soprattutto ha investito tutto l'ambito delle competenze di lettura andando ovviamente oltre.
Sono spettatrice e animatrice privilegiata perché sto lavorando con tutti gli ordini di scuola. In un post alla fine degli incontri cercherò di sintetizzare meglio le osservazioni, le tematiche affrontate, ... per ora mi limito a condividere i materiali (ovviamente molto imperfetti e "grezzi") che ho utilizzato.
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martedì 2 aprile 2013
fare scuola con le tecnologie
MULTI - MEDIA from Raffaella Traniello on Vimeo.
la presentazione di questo interessantissimo video recita:
Quando il tablet entra in una scuola come uno dei tanti strumenti possibili, la "didattica del fare" stimola i cervelli senza alcuna mitizzazione della tecnologia.... da qui una domanda: per quale motivo bisogna sempre giustificarsi per l'uso delle tecnologie nell'insegnamento? perchè bisogna sempre dimostrare che le tecnologie vengono utilizzate in modo integrato con gli altri strumenti quasi fossero strumenti pericolosi?
...poi una riflessione: una metodologia di questo tipo, se applicata SEMPRE (come sarebbe auspicabile), pone necessariamente il problema del tempo e di conseguenza della riduzione dei contenuti.
Un'esperienza così ricca di linguaggi diversi e così integrata come quella presentata dal video mostra come, se è stato possibile studiare in modo così dettagliato la vita nel giardino della scuola, ciò probabilmente non avverrà nello stesso modo con la vita della pozza marina o dello stagno (se non altro per non averli a disposizione con la stessa facilità). Progettare un lavoro, guardare con occhi attenti un semplice pezzo di terra, cioè studiarlo partendo dall'esperienza diretta, "insegna" un metodo di lavoro ma riduce notevolmente i contenuti, con buona pace di chi invece insegue o è costretto (penso ai colleghi delle Secondarie soprattutto di secondo grado) a "terminare il programma": metodo vs contenuti.
Un altro motivo per cui questo video è molto interessante è il fatto che, al di là dello strumento IPad e LIM, propone un'attività vecchia (con questo non voglio assolutamente ridurne la valenza didattica, anzi sottolinearne la riproducibilità e la validità). Un'esperienza simile è fattibile in contesti anche molto diversi: penso per esempio alle attività condotte nella Scuola Media di Patrica negli anni '90 con la creazione e gestione di un museo naturalistico e di un orto botanico (ma penso che chiunque possa ripensare ad attività simili svolte in passato o nel presente). Non era ancora possibile utilizzare strumenti tecnologicamente avanzati a parte un uso molto arcaico di qualche primo computer e di una rete Internet praticamente inesistente. Però l'esperienza funzionava lo stesso, utilizzando strumenti vecchi, un video proiettore, diapositive, registratore e molta carta.
Qual è allora il valore aggiunto della della tecnologia? Un valore semplice: offrire strumenti rapidi, veloci e soprattutto integrati, linguaggi multipli in una mano. L'innovazione tecnologica da sola non basta per fare una scuola nuova.
L'innovazione tecnologica dà voce, occhi e mani all'idea.
...poi, se non si ha a disposizione un IPad per ogni bambino, si può sempre ricorrere ad una macchinetta fotografica, un vecchio PC, addirittura un registratore... è un po' più complicato ma si può fare.
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sabato 3 novembre 2012
cosa deve SAPER FARE un prof con la tecnologia?
Ecco un interessante promemoria che declina le competenze che un docente del 21 secolo dovrebbe possedere per utilizzare a scuola (ma anche altrove) le risorse della tecnologia.
Molti diranno che per insegnare bene, queste competenze non sono indispensabilli... vero! Si può insegnare bene anche in assenza.
Eppure per COSTRUIRE la conoscenza insieme con i ragazzi questi strumenti diventano carta e penna e libro del nostro tempo e forse qualcosa di più...
Competenze digitali per prof
Molti diranno che per insegnare bene, queste competenze non sono indispensabilli... vero! Si può insegnare bene anche in assenza.
Eppure per COSTRUIRE la conoscenza insieme con i ragazzi questi strumenti diventano carta e penna e libro del nostro tempo e forse qualcosa di più...
Competenze digitali per prof
venerdì 2 novembre 2012
Cosa vale la pena di imparare
in questi giorni sto in_seguendo un interessante dibattito sul web, parto dal blog Vibrisse di Giulio Mozzi: Cosa insegnare a scuola.
Tra le tantissime suggestioni c'è questo video di David Perkins (una sua breve scheda in italiano qui) che pone una domanda che anch'io mi sono posta spesso, soprattutto riflettendo sulla frattura che c'è tra la naturale curiosità e capacità di apprendere da parte dei bambini e il muro di indifferenza degli adolescenti.
E poi ancora, sulle pagine di Repubblica, l'articolo di Lodoli sulla cultura umanistica e la risposta (che mi sento di condividere in più punti) di una collega ... ...
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