lunedì 4 aprile 2016

Prove INVALSI formazione: note a margine

Come ho promesso tanto tempo fa, pubblico una serie di appunti (appartengono alla mia relazione finale del corso) sugli aspetti per me più interessanti relativi agli incontri in presenza.

  • moltissime scuole sono impegnate, almeno nella progettualità, nella costruzione ed elaborazione di Unità di apprendimento e Curricoli verticali.
  • Il modello trasmissivo è ancora presente e spesso è supportato dalla rigidità dei libri di testo.
  • L’aspetto più interessante è la lettura analitica delle prove in senso diagnostico e, da ciò, la progettazione di attività coerenti con le criticità. Il lavoro sui risultati restituiti alle scuole è in alcuni casi ancora a livello informativo e manca la frequentazione dei documenti di accompagnamento alla loro lettura più profonda.

per quanto riguarda le prove INVALSI:
  • C’è una critica generale relativa alla struttura della prova per la classe seconda primaria che risulta troppo lunga per i tempi di attenzione dei bambini (sarebbe meglio spezzare in due testi più corti, come le altre prove);
  • per quanto riguarda le prove di grammatica, si sottolinea il fatto che siano molto legate ad una nomenclatura tradizionale;
  • i docenti chiedono informazioni specifiche sulla valutazione e segnalazione dei BES (escludendo i DSA e gli stranieri che è possibile considerare e/o scorporare dai dati restituiti): pur con il rischio che possano essere usati per sanare in modo legale situazioni di difficoltà, i docenti, soprattutto quelli della sec. di 1° sono preoccupati per la loro valutazione nel corso della prova d’esame.
  • Gli esiti più critici, a tutti i livelli scolastici, sono relativi al testo informativo, aumentando enormemente soprattutto per le scuole professionali se si tratta di testi misti (con lettura integrata di grafici, tabelle e immagini) - per quanto riguarda gli aspetti, le criticità maggiori si riferiscono agli aspetti 5 e 6.
  • Nella scuola sec 2° si discute di strategie per motivare docenti e studenti alla partecipazione alla prova (criticità è l’assenteismo)
  • Nella scuola primaria l’assenteismo è dettato dalla paura delle famiglie: si discute di possibili strategie di “educazione” anche delle famiglie alle prove
  • I docenti chiedono che INVALSI sottolinei maggiormente la trasversalità delle prove e che si possa lavorare condividendo la “responsabilità” degli esiti in queste due aree (Italiano e Matematica) con gli interi consigli di classe per evitare che vengano percepiti dal resto dei colleghi come un problema relativo alle due discipline.
  • interessante è stata da quest'anno la restituzione delle 1 classi della secondaria di 1 e 2 grado, anche se i dati sono solo quelli generici per testo.

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